L’Uomo dagli Occhi Profondi

L'AUTORE

Chi è l'Uomo dagli Occhi Profondi?

L'autore della saga di "Neo Genesis" scrive sotto lo pseudonimo de "L'Uomo dagli Occhi Profondi".

Non è un nome scelto a caso. Come Ezra, il silenzioso e millenario narratore della saga, anche lui si considera un custode di storie, un osservatore del nostro tempo che ha scelto la scrittura non per evadere, ma per comprendere. La sua intera opera è il compimento di una promessa: quella di lasciare un'eredità.

Una Risposta al Superficiale

In una conversazione, ha condiviso la scintilla che ha dato origine a questo universo:

«Ho scritto questo romanzo con il tentativo di lasciare dei valori ai miei figli e a chiunque voglia leggerlo, in un mondo in cui sembra si voglia vivere solo il "superficiale", senza mai affrontare seriamente e in maniera profonda i problemi della vita.»

"Neo Genesis" è nato da questo bisogno. È un atto di resistenza contro un'epoca che corre veloce e che rischia di dimenticare. È un invito a rallentare, a porsi domande, a scavare sotto la superficie delle cose per riscoprire le verità eterne che ci rendono umani: l'amore, il sacrificio, il peso della memoria e il coraggio di cercare la propria, personale Verità.

Un Mosaico di Sogni e di Storia

L'universo di "Neo Genesis" è un complesso mosaico, intessuto con fili provenienti da mondi apparentemente lontani. È il frutto di una profonda passione per la storia antica, la filosofia, il mito e la scienza. Ogni nome, ogni luogo, ogni simbolo è un "easter egg" che nasconde un riferimento, una citazione o un pezzo della biografia personale dell'autore.

Ma la fonte più sorprendente di tutte è forse la più intima. Molte delle visioni più surreali e potenti del romanzo, in particolare i sogni enigmatici di Damian, non sono invenzioni letterarie, ma trascrizioni dirette di sogni reali dell'autore. Questo conferisce alla narrazione una qualità onirica e un'autenticità quasi disturbante, come se stessimo leggendo non solo una storia, ma un diario dell'anima.

Un Invito al Viaggio

Questa saga non è una via di fuga, ma uno specchio. È un invito a guardare il nostro mondo, con le sue divisioni e le sue speranze, e a chiederci quale futuro stiamo costruendo.

Grazie per aver scelto di intraprendere questo viaggio.