Unione vs. Loto: Due Utopie allo Specchio
Ogni mondo nasce da una domanda. Il nostro, quello che ho cercato di raccontare, nasce da una delle più antiche: qual è il prezzo della felicità? Le due grandi civiltà che si fronteggiano in questa storia, l'Unione e il Loto, non sono altro che due risposte estreme, due sogni utopici diventati realtà, ognuno con il proprio, terribile costo.
Per capire il viaggio dei nostri eroi, dobbiamo prima capire le gabbie, dorate o arrugginite, da cui cercano di fuggire.
L'Unione: La Perfezione nella Quiete
Immaginate un mondo senza fame, senza povertà, senza crimine. Un mondo dove ogni vostro bisogno è anticipato e soddisfatto, dove la malattia è quasi un ricordo e la guerra un concetto studiato sui libri di storia. Questa è l'Unione.
Il suo architetto è MUSA, un'intelligenza artificiale di una saggezza quasi divina, un "oracolo" che ha ottimizzato ogni aspetto della società per garantire il massimo benessere collettivo. Il denaro è stato abolito. L'individualismo sfrenato è stato sostituito da un profondo senso di comunità. I cittadini, gli "uniti", vivono in megalopoli perfette, protetti da una natura selvaggia che è stata "guarita" e restituita a sé stessa.
Ma questa perfezione ha un prezzo. Per estirpare il conflitto, MUSA ha dovuto estirpare la sua radice: la memoria. Gli "anni bui" del nostro passato, con le loro passioni violente e i loro errori, sono stati cancellati. La storia è diventata una favola semplificata. I cittadini dell'Unione sono felici, sì, ma la loro è la felicità serena di chi vive in un giardino protetto, ignaro del caos che esiste al di fuori delle mura. Sono figli amati, ma forse anche prigionieri di una madre troppo perfetta.
Il Loto: La Vitalità nel Caos
Immaginate ora il suo esatto contrario. Un mondo che pulsa di un'energia sfrenata, dove ogni sogno, per quanto folle, può essere inseguito. Un mondo di grattacieli che sfidano il cielo e di mercati notturni che brulicano di ogni possibile vizio e virtù. Questo è il Loto.
Qui, la libertà individuale è il dio supremo e il denaro è il suo unico profeta. Non ci sono limiti all'ambizione. Chi ha talento, astuzia o fortuna può raggiungere vette di ricchezza e potere inimmaginabili. È una civiltà di una creatività esplosiva, di un'arte decadente e di una vitalità innegabile.
Ma questa libertà ha un prezzo altrettanto alto. Per ogni palazzo scintillante, ci sono mille bassifondi immersi nell'ombra. Per ogni miliardario, ci sono milioni di persone che lottano per sopravvivere. È un mondo crudele, spietato, dove la compassione è un lusso e la vita umana ha spesso un cartellino del prezzo. I cittadini del Loto sono liberi, sì, ma la loro è la libertà ansiosa di chi cammina costantemente sull'orlo di un abisso, sapendo che non c'è nessuna rete a proteggerlo in caso di caduta.
Due Specchi
Unione e Loto. Ordine contro Caos. Sicurezza contro Libertà. Memoria contro Oblio.
Non sono semplicemente "il bene" e "il male". Sono due specchi, due visioni estreme di ciò che l'umanità potrebbe diventare. E forse, la domanda più inquietante che questo romanzo pone non è quale dei due mondi sia migliore.
Ma in quale dei due stiamo già, senza accorgercene, vivendo.